La Bibliografia gramsciana, fondata da John M. Cammett, ora curata da Francesco Giasi e da Maria Luisa Righi con la collaborazione dell'International Gramsci Society raccoglie volumi, saggi e articoli su Gramsci pubblicati dal 1922 e pubblicazioni e traduzioni degli scritti di Gramsci dal 1927. Per aggiornamenti, integrazioni o correzioni scrivere a: bibliografiagramsciana@fondazionegramsci.org
Öz, ErdalGramsci felsefenin temel kavramları. Yapı, Üstyapı, Sivil Toplum, Politik Toplum, İdeoloji, Hegemonya.: Structure, Superstructure, Civil Society, Political Society, Ideology, Hegemony,
FA PARTE DI:
Akademik Sosyal Araştırmalar Dergisi, 43, 04.2017, pp. 601 - 610
SOGGETTI:
Struttura-Superstruttura; Società Civile
citazione
Öz, Erdal,
Gramsci felsefenin temel kavramları. Yapı, Üstyapı, Sivil Toplum, Politik Toplum, İdeoloji, Hegemonya.: Structure, Superstructure, Civil Society, Political Society, Ideology, Hegemony,, in Akademik Sosyal Araştırmalar Dergisi, 2017, pp. 601 - 610
Vacca, Giuseppe,
Modernità alternative: il Novecento di Antonio Gramsci; Torino: Einaudi, 2017, XIII, 235
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Prefazione
Introduzione. Gli studi gramsciani oggi in Italia
I. Il concetto di egemonia
II. Che cos'è la «rivoluzione passiva»
III. Dal materialismo storico alla filosofia della praxis. Fondamenti di una teoria processuale del soggetto
IV. Egemonia e democrazia
Scritti di Antonio Gramsci citati
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Gherib, Baccar,
Penser la Transition avec Gramsci. (Tunisie 2011-2014); Tunisi: Diwen Editions, 2017, 239
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Dès lors, il s'est agi, dans cet essai, non pas tant d'étudier Gramsci ou de le citer que de l'utiliser en vue de mieux comprendre cette phase délicate de l'histoire de la Tunisie, avec son lot de phénomènes politique particuliers voire inédits, où, pour reprendre une célèbre formule du penseur sarde, l'ancien est mort et le nouveau tarde à naître., table_contents=, titolo_collana=, collocazione=FIG: G.926, soggettivoc=[Tunisia, Marxismo], subjectvoc=[Tunisia, Marxism], note_riservate=ISBN: 9-789938-8641-12-9, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0020615, recordOrigin=, condizioni_accesso=public, dateIssued=20170101-20171231}]
Gramsci, Antonio,
Come alla volontà piace: Scritti sulla Rivoluzione russa, a cura di Guido Liguori; Roma: Castelvecchi, 2017, 144 p.
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Journal à numéro unique paru en février 1917, entièrement rédigé par Antonio Gramsci,La Cité future est une uvre inclassable publiée intégralement en français pour la première fois. Fruit d'une pensée rigoureuse et inventive, ces textes vont du simple tract à l'article de fond, de l'aphorisme au billet d'humeur passionné, du conseil de lecture à l'essai explorateur de pistes. Les socialistes ne doivent pas substituer un ordre à un ordre. Ils doivent instaurer l'ordre en soi. La maxime juridique qu'ils veulent réaliser est : possibilité de réalisation intégrale de sa propre personnalité humaine accordée à tous les citoyens. Trois principes, trois ordres
Sessantasette degli oltre 1.500 articoli che Antonio Gramsci scrisse come giornalista fra il 26 luglio 1910 su "L'Unione sarda" e, pochi giorni prima di essere arrestato l'8 novembre 1926, su "l'Unità" - il quotidiano in edicola da quasi un secolo che ha fondato nel 1924 - passando per "l'Avanti!", "L'Ordine Nuovo", "La Città futura", "La Correspondance Internationale"; 22 lettere, prima e dopo essere incarcerato, in cui si occupa di giornali; e le 38 note, più una rimasta finora in ombra, dei Quaderni in cui si occupa dell'argomento "giornalismo".
Si fa presto a dire Gramsci, le lettere dal carcere, i quaderni.... Ma a veder bene, nonostante l'infittirsi di studi recenti sul grande intellettuale sardo e le raccolte - sempre più frequenti, ma spesso occasionali e discutibilmente "politiche" - dei suoi scritti, si può affermare che in realtà c'è ancora molto, moltissimo lavoro da fare per una conoscenza e una ricostruzione precisa, scientificamente fondata, della sua concreta attività politica e della sua elaborazione teorica.
"Arrestato alle ore 22,30 dell'8 novembre 1926, davanti all'ingresso di via Morgagni 25, dimora dei Passarge, l'onorevole Gramsci venne tradotto al carcere di Regina Coeli. In quella manciata di minuti fu decretata la fine, o quasi, dell'attività politica di un militante appassionato e coraggioso, anche se si aprì la strada all'opera di un gigante del pensiero, politico, ma non solo." Angelo d'Orsi racconta questa storia dall'infanzia in Sardegna agli studi a Torino, da Mosca a Vienna, da Roma al carcere di Turi, fino alla clinica romana dove spirerà il 27 aprile 1937. Personaggi pubblici e figure della vita privata, a cominciare dalla famiglia Schucht e dalla complessa vicenda amorosa con Giulia, attraversano la vita e la vicenda intellettuale e politica del più grande pensatore (e rivoluzionario) italiano del Novecento. Con una narrazione capace di restituire i drammatici eventi storici di cui Gramsci fu protagonista o testimone, facendosene interprete in tempo reale, d'Orsi getta luce sulla genealogia e sull'originalità del suo pensiero, percorrendo le convergenze, le collisioni e le interferenze con la storia della sinistra italiana e sovietica, e dei suoi protagonisti, da Togliatti a Bordiga, da Lenin a Trockij e a Stalin. Del "capo della classe operaia", come lo definì Togliatti nel 1927, d'Orsi mostra lo sforzo crescente di superare le rigide barriere del "recinto del marxismo-leninismo", all'insegna di un pensiero critico e antidogmatico, senza mai perdere di vista l'obiettivo che lo accompagnerà fino all'ultimo giorno: la liberazione del proletariato dalle sue catene. E lo fa ascoltando le parole che ha lasciato, insieme alle testimonianze di chi gli era vicino, prima fra tutti la cognata Tania Schucht, e dei suoi compagni e avversari politici, con un'avvincente ricostruzione biografica, storica e politica che fa il punto sullo stato attuale degli studi, ma che è anche il racconto struggente di una personalità tormentata e profonda, dotata di un genio tanto penetrante da essere inattuale nel suo tempo e, forse, anche nel nostro
Anderson, Perry,
The Antinomies of Antonio Gramsci; London; New York: Verso, 2017, 179 p.
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With ANew Preface and Annexe: Athos Lisa's Report
"A major essay on the thought of the great Italian Marxist An explosive analysis of the central strategic concepts in the thought of the great Italian Marxist, Anderson's essay has been the subject of book-length attacks across four decades for its disentangling of the hesitations and contradictions in Gramsci's highly original usage of such key dichotomies as East and West, domination and direction, hegemony and dictatorship, state and civil society, war of position and war of movement. In a critical tribute to the international richness of Gramsci's work, it shows how deeply embedded these notions were in the revolutionary debates in Tsarist Russia and Wilhemine Germany, in which arguments criss-crossed between Plekhanov, Lenin, Kautsky, Luxemburg, Lukacs and Trotsky, with contemporary echoes in Brecht and Benjamin. A new preface considers the objections this account of Gramsci provoked and the reasons for them"-- Provided by publisher., table_contents=
Antonio Gramsci in Costa Rica; Cagliari: Aipsa, 2017, 71 p.
SOGGETTI:
Costa Rica
citazione
Antonio Gramsci in Costa Rica; Cagliari: Aipsa, 2017, 71 p.
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Si tratta del primo studio sia italiano che costaricano sulla diffusione del pensiero di Gramsci nella piccola repubblica centroamericana dove ancora oggi vive una significativa comunità italiana formata dai discendenti di coloro che in quella lontana terra emigrarono tra il XIX e il XX secolo. Contu colma una lacuna nella storia del pensiero filosofico costaricano perché propone un inedito lavoro su Gramsci nello Stato centramericano.
II pensiero di Antonio Gramsci fece la sua comparsa in Costa Rica nella seconda metà degli anni Settanta - con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi dell'America Latina - per poi diffondersi nel contesto e nel dibattito culturale del paese tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta. La particolarità del caso costaricano è che la diffusione del pensiero gramsciano è avvenuta a opera di due docenti immigrati: il brasiliano Raimundo Santos e l'italiana Giovanna Giglioli. Di questi autori vengono proposti, per la prima volta tradotti in lingua italiana, tre loro articoli: Il filosofo della politica: Gramsci, questo sconosciuto (1977), di Raimundo Santos; Gramsci, teorico della sovrastruttura (1996) e Gli intellettuali organici nella teoria di Gramsci (1996), entrambi di Giovanna Giglioli. I saggi sono preceduti dalla Presentazione di Alexander Jiménez Matarrita (Catedrático de Historia del Pensamiento Universidad de Costa Rica) e da un contributo introduttivo di Martino Contu che ricostruisce le tappe della diffusione tardiva dell'opera di Gramsci in Costa Rica., table_contents=, titolo_collana=Studi latino-americani, collocazione=FIG: G. 958, soggettivoc=[Costa Rica], subjectvoc=[Costa Rica], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0020843, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=20170101-20171231}]
Gramsci nel mondo arabo; Bologna: il Mulino, 2017, 335 p.
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Nota ai testi 7
Nota sulle traslitterazioni dall'arabo 9
Abbreviazioni 13
Prefazione, di Giuseppe Vacca 15
Intellettuali, società civile, egemonia nel mondo arabo: la lezione di Gramsci, di Patrizia Manduchi 23
Nuove letture gramsciane del mondo arabo: continuità ed evoluzione del pensiero critico, di Alessandra Marchi 49
PARTE PRIMA
Il concetto di «società civile» e il passaggio al pluripartitismo, di Abdelkader Zghal 73
Gramsci nel pensiero arabo, di Tahar Labib 101
La cultura popolare nella politica di Gramsci, di Faysal Darraj 119
I meccanismi di egemonia e di resistenza nel discorso popolare, di 'Isam Fawzi 139
La prospettiva gramsciana sulla lingua e la letteratura, di Ferial Ghazoul 157
Gli intellettuali, lo Stato e la società civile, di Nadia Ramsis Farah 185
L'emarginazione della cultura e l'egemonia culturale della controrivoluzione, di Farida Naqqash 199
Gramsci e gli arabi: un incontro tardivo?, di 'Ali el-Kenz 213
PARTE SECONDA
Antonio Gramsci e Edward Said: due differenti complessità, di Faysal Darraj 227
Islamizzare l'Egitto? Sui limiti delle strategie controegemoniche gramsciane, di Hazem Kandil 249
Gli intellettuali arabi e l'autorità. Continuità di un tacito compromesso, di Hassan Nadhem 291
Le rivolte arabe. Il vecchio muore e il nuovo non può nascere, di Yasser Munif 309
Gli autori 333, titolo_collana=Studi gramsciani nel mondo, collocazione=FIG: G.954, soggettivoc=[Mondo Arabo;], subjectvoc=[Arab world;], note_riservate=, source=, recordInfo=, identifier=IT-GRAMSCI-BIB00001-0020861, recordOrigin=, condizioni_accesso=, dateIssued=20170101-20171231}]
Naqqash, Farida,
L'emarginazione della cultura e l'egemonia culturale della controrivoluzione, in Gramsci nel mondo arabo; Bologna: il Mulino, 2017, pp. 199 - 212
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